WORLD WAR Z

Philadelphia. Gerry Lane (Brad Pitt), in un giorno come tanti, è in auto con la sua famiglia, bloccato nel traffico della città.
L'uomo, un ex -impiegato delle Nazioni Unite che ha vissuto in zone calde del mondo, ritiratosi a vita privata per dedicarsi alla famiglia, ha la sensazione che non si tratti del classico ingorgo.

Il cielo da lì a poco si riempie di elicotteri della polizia, e gli agenti in motocicletta sfrecciano all'impazzata da tutte le parti: la città è in preda al caos.

Ovunque per le strade, orde di persone  infette, cadaveri ambulanti, si avventano ferocemente sugli altri, contagiandoli con un morso di un virus letale che in pochi secondi trasforma gli esseri umani in creature irriconoscibili e feroci, insomma nemici pericolosi.

Le origini del virus sono sconosciute, mentre il numero delle persone infette cresce di giorno in giorno, raggiungendo rapidamente i livelli di una pandemia globale. Le ipotesi che questa epidemia possa sopraffare gli eserciti di tutto il mondo ed arrivare a distruggere i governi e le popolazioni, fanno accettare a Lane il ritorno in servizio pur di mettere in salvo la propria famiglia su una portaerei: il prezzo da pagare è combattere in prima persona, memore del suo pericoloso passato di agente ONU.

Parte dunque alla ricerca del luogo del primo contagio, di scorta ad un promettente immunologo, nel disperato tentativo di raccogliere informazioni in giro per il mondo, nella speranza di isolare il virus e poter approntare un vaccino capace di combattere questa terribile epidemia che minaccia la sopravvivenza del genere umano, e fermarla.

La Plan B di Brad Pitt e soci ha scelto il libro di Max Brooks "World War Z: An Oral History of the Zombie War" per farne un blockbuster tutto adrenalina e clima da fine dei tempi. La "rabbia" famelica di cui sono portatori gli zombie ( i "non morti") si diffonde nel film diretto da Marc Forster come una pandemia moderna e le tante inquadrature dall'alto ne sottolineano efficacemente lo spargimento capillare, come arterie di un unico mondiale organismo sociale che si colorano di rosso, sulle strade e sui monitor del potere, ridotto all'impotenza di fronte alla possibilità che sull'umanità venga scritta la parola fine.

Dentro s'intravede il ricordo di 28 giorni dopo (gli zombie qui presenti non sono i classici morti viventi che camminano strascicando i passi nda)  e  le sequenze pensate per le piattaforme di gioco di Resident Evil.

Più che horror, un film d'azione, dal ritmo frenetico. Al centro della storia, il personaggio interpretato dal carismatico protagonista, il sex-symbol in servizio permanente effettivo Brad Pitt e nel cast, tra gli altri, il nostro Pierfrancesco Favino, che sbriga la faccenda in maniera credibile.

La storia è dinamica, sferzante, ansiogena a tratti, e scorre via rapidissima quasi quanto le corse travolgenti che compiono i suoi protagonisti zombie.

World War Z è un blockbuster e fa il suo dovere di blockbuster: puro intrattenimento e divertimento.

Inutile il 3D.