NATALE A RIO

Due episodi, a Rio de Janeiro. Esulta il timido giornalista, innamorato in incognito, di Sky Fabio Speranza (Fabio De Luigi) illudendosi che finalmente la bionda collega Linda Vita (Michelle Hunziker) si sia accorta di lui.

Invece la mail spedita dalla ragazza era diretta al fidanzato segreto, il caporedattore Gianni Corsi (Paolo Conticini).

Decidono di partire insieme per il Brasile, all'insaputa di tutti, due stagionati amici per caso, entrambi divorziati, molto diversi tra loro, il palazzinaro Paolo Berni (Christian De Sica) e il distinto professore di etica Mario Patani (Massimo Ghini).

Che disastro, anche i rispettivi figli, Piero e Marco, hanno scelto l'identica destinazione, all'insaputa dei genitori, che li credono in vacanza a Madrid.

E non è finita perché nella città del Pan di zucchero, vedi caso, si trovano anche le ex mogli dei due che si sono incontrate nella clinica in cui si sono fatte rifare il seno facendo invece sapere ai familiari di essere altrove.

NATALE A RIO è una divertente, pur se risaputa, commedia degli equivoci, il cinepanettone natalizio numero venticinque (il primo fu messo in forno per la prima volta dai fratelli Vanzina nel lontano 1983).

Il gioco degli scambi sembra funzionare in tutti e due i siparietti, ma quello interpretato dalla affiatatissima coppia De Sica-Ghini sembra il più divertente.

La volgarità non è bandita ma è collocata al punto giusto in modo da consentire ai due componenti della coppia suddetta di gigioneggiare (Christian) e di lavorare di understatement (Massimo).
Le due storielle sono tese a soddisfare ogni tipo di pubblico (adolescenti, trenta-quarantenni e maturi).

Intendiamoci: pur sempre di cinema di evasione si tratta. Senza troppe pretese ma anche senza bassezze e nudità a tutti i costi.