CASSANDRA CROSSING

Ginevra. Tre terroristi pasticcioni cercano di far saltare un laboratorio americano in terra svizzera che stava sperimentando armi batteriologiche, fallendo l'obbiettivo.

Due muoiono, il terzo, Robert Navarro (Martin Sheen), contagiato da un terribile virus, si rifugia sul treno per Stoccolma.

Gli 007 americani fanno piombare il convoglio con mille passeggeri ignari. Le possibilità di contrarre il virus sono del 60%. La decisione è 'inevitabile', 'nessuno dei passeggeri dovrà salvarsi'.

Il treno viene deviato verso la Polonia, ai passeggeri viene detto che saranno portati a Plascov, dove li aspetta un campo di quarantena. Circa 15 miglia prima però, c'è da attraversare il famigerato e tristemente famoso Ponte di Cassandra, una linea ferroviaria in disuso dal 1948.

Tutti sanno che non reggerà al peso. Questo è 'l'unico modo' per garantire il silenzio sull'accaduto.

Intanto a bordo ci sono il dottor Chamberlain (Richard Harris) con la moglie Jennifer (Sophia Loren) a tentare il tutto per tutto.

CASSANDRA CROSSING è uno spettacolare e tesissimo kolossal fantapolitico su rotaia, un mix riuscito tra "disaster movie ferroviario" e "contagion movie".

Il regista George Pan Cosmatos può vantare un cast internazionale di eccezionale livello, con ruoli assegnati con criterio ai singoli interpreti; la Loren sembra qui una diva hollywoodiana e la Gardner paralizza con la sua eleganza e il suo sguardo magnetico.

Nonostante qualche lungaggine di troppo e la convenzionalità del plot catastrofista, il film presenta buone scene d’azione e una discreta tensione, soprattutto nella seconda parte.