BENVENUTI AL SUD

Usmate (Brianza). Per il sospirato trasferimento a Milano, il funzionario delle Poste Alberto (Claudio Bisio) si finge disabile.

Scoperto il miserabile trucco è spedito, per meritata punizione, a dirigere la filiale di Castellabate nel Cilento.

Via verso l'inferno, si cruccia l'infelice brianzolo, solitario emigrante contro voglia. Armato dei classici luoghi comuni sui "terroni" propri di una certa cultura "nordista", condivisi dalla moglie (Angela Finocchiaro) ed esasperati dall'amico della "Confraternita del Gorgonzola", Alberto affronta il viaggio della disperazione con il giubbotto antiproiettili, la crema solare protezione 50, una trappola per topi e una forma di gorgonzola.

E i primi tempi, pur se accolto a braccia aperte dal collega Mattia (Alessandro Siani), sembrano confermare i peggiori timori: disagi logistici, incompresione del dialetto locale, abitudini alimentari e di orari completamente diversi.

Pian piano però l'ospitalità della gente e l'affetto dei colleghi, le cene nelle trattorie locali, le partite a calcio balilla, la vista mare di cui si gode dalla nuova casa avranno il sopravvento: il riottoso "nordista" scopre che l'ospitalità "terrona" colma i disagi dell'esodo.

BENVENUTI AL SUD, diretto da Luca Miniero, è una spiritosa, divertente commedia, che ricicla con qualche gustosa e solare variante, il fortunatissimo (per incassi) Giù al Nord di Dany Boon.

Il gioco dei pregiudizi e degli stereotipi funziona alla grande nella prima parte, nella battaglia tra polentoni e terroni, pungendo senza cattiveria, per approdare ad un buonismo eccessivo, una melassa buonista.

Perfetto Claudi Bisio, molto bella Valentina Lodovini. Dimenticavo: anche brava.