IO, LORO E LARA

Roma. Torna a casa dopo dieci anni passati in Africa, il sacerdote missionario Carlo (Carlo Verdone) per una crisi di fede. Viene mandato dai suoi superiori a casa per ritrovare se stesso in famiglia.

Appena rimesso piede in casa scopre con sgomento che papà Alberto (Sergio Fiorentini), generale in pensione e vedovo, che inalbera un parrucchino color carota, ha appena sposato Olga, la badante moldava, ovviamente molto più giovane di lui.

Inutile dire che l'uomo si sente rinato in quella che si può chiamare seconda vita e la vizia senza sosta.

Un matrimonio che ha mandato su tutte le furie il resto della sua famiglia, cioè gli altri due figli, l'isterica ed ipocrita psicologa Bea (Anna Bonaiuto), mamma di adolescente emo e fuori di testa per l'abbandono del marito, e l'agente di borsa erotomane e cocainomane Luigi (Marco Giallini): quella ci mangia i nostri soldi!!!

Ma ecco che la presunta approfittatrice muore d'infarto. Proprio la morte dell'amante tuttavia costringerà don Carlo ad entrare in contatto con la disinvolta e conturbante Lara (Laura Chiatti), figlia di Olga, diventata proprietaria dell'appartamento che una volta apparteneva alla famiglia e che accetta di ospitare lo sbigottito sacerdote.

Riuscirà l'allargatissimo nucleo familiare a ritrovare la pace?

IO, LORO E LARA di e con Carlo Verdone ha i toni comico-amari di un quadretto familiare desolante di cinquantenni, tutto sommato una commedia piacevole e ben fatta anche se troppo lunga e rimpinzata con qualche inutile figura di contorno (su tutte la figlia emo con amica a rimorchio) e scontate banalità sociali (le immigrate sfruttate).
Carlo Verdone, che è ironico ma non cinico, oltre che di buoni sentimenti, risolve tutto in un volesome bene.

Forse va bene cosi.