L'ESPLOSIVO PIANO DI BAZIL

Francia. Il padre in servizio militare è defunto saltando su una mina antiuomo durante una missione in Marocco quando è ancora bambino.

Bazil riconosce fra le foto che documentano la morte del padre il marchio di una fabbrica di armamenti.

Sfortunatissimo Bazil!!!

Anni più tardi Bazil (Dany Boon), ormai grande, mentre fa il turno di notte a un videonoleggio, finisce per caso con una pallottola vagante (di un'altra fabbrica d'armi nda) conficcata a pochi millimetri dal cervello e per questo a costante rischio di morte.
Perso il lavoro, senza casa ed averi, nulla di meglio, per lo sfortunato Bazil, che campicchiare lungo la Senna, provando a fare anche l'artista di strada.

Dove incontra uno stravagante gruppo di bizzarri emarginati (ognuno con la sua peculiare specialità) che vivono in un mondo di materiali riciclati pronti ad accoglierlo.

E quando si imbatte nelle monumentali sedi delle due super fabbriche di morte responsabili dei suoi disastri, avrà i nuovi e creativi amici al fianco per la più spettacolare e complicata delle vendette.

Una commedia dai toni giallo pastello e seppia, un realismo favolistico dal tono ridondante e grottesco (anche nei momenti più tragici) che il regista Jean-Pierre Jeunet unisce alla fantasia esagerata delle scenografie, le tinte stracariche delle immagini e l'insistenza dell'uso delle gag.

La storia gronda di buone intenzioni, una favola assurda e dalla morale chiarissima: forse troppo...