LA DONNA DELLA MIA VITA

Milano. Mamma Alba (Stefania Sandrelli) ha due figli maschi: Giorgio (Alessandro Gassman), il grande, ginecologo affermato, estroverso ed aggressivo, con moglie a Roma  e almeno un'amante a Milano, e Leonardino (Luca Argentero), il secondogenito, che lavora senza impegno nell'azienda di famiglia.

Lui è quello sensibile, timido e depresso, che per una donna ha persino tentato il suicidio.

S'innamora a prima vista.

E' la donna della mia vita, confida a mamma Alba, ignorando che la bella violoncellista Sara (Valentina Lodovini) è stata l'amante proprio del fratello acchiappasottane, una delle donne a cui lui ha mentito spudoratamente, fingendo persino l'esistenza di un figlio.

LA DONNA DELLA MIA VITA,  è una piacevole, spiritosa commedia sentimentale del collaudato e tecnicamente bravo Luca Lucini, su un copione visibilmente al femminile, non per nulla scritto da Cristina Comencini, fin troppo ricca di colpi di scena.

Il film, la cui natura del copione è decisamente teatrale, tende a sgonfiarsi nella seconda parte.

Bravi ed intonati quasi tutti i protagonisti, con qualche precisazione e/o eccezione. Alessandro Gassman si salva nel ruolo dello sciupafemmine, anche se è poco credibile come ravveduto innamorato.
Luca Argentero convince poco, improbabile e finto sia nella parte dello sfigato che nello scoprirsi donnaiuolo.
Valentina Lodovini (per cui ho un debole, un amore cinefilo nda) è bravissima, anche se meno solare del solito.


Un plauso invece per Stefania Sandrelli, la mamma italica, chioccia dolce e soave dal passato non irreprensibile, burattinaia dei destini maschili, in modo più o meno attivo.