LA MUMMIA

Hamunaptra (Egitto), 1926. Esulta la graziosa antiquaria Evelyn (Rachel Weisz): finalmente ce l'ha fatta a raggiungere con il fratello chiacchierone Jonathan (John Hannah) la leggendaria Città dei Morti.

Deve ringraziare la guida Rick O'Connell (Brendan Fraser), muscoloso legionario disertore.

Mai sarebbe arrivata all'emozionante obiettivo senza il prezioso aiuto.

Il tesoro di cui si favoleggia attira tra le rovine sepolte dalla sabbia un'umanità varia, tra cui un manipolo di avidi esploratori americani.

Che non è la cosa peggiore, visto che in zona staziona un'orda di fanatici guerrieri, chiamati a difendere il luogo sacro  in attesa del risveglio del grande sacerdote Imhotep (Arnold Vosloo), vittima di un'antica maledizione persa nei secoli.
Il sacerdote aveva ucciso il Faraone, suo rivale in amore: e da ben tremila anni è stato trasformato in mummia vivente. Che adesso torna alla vita e semina terrore.

E allora si salvi chi può!

LA MUMMIA è un rumoroso fumetto avventuroso tra il comico e il fantasy, con spruzzate di horror, del tipo innocuo (per famiglie).  Si costruisce un lavoro ironico stile Indiana Jones: nulla è preso sul serio, persino la cattivissima mummia Imhotep, che di simpatico non ha proprio nulla, non farebbe paura ad un bimbo.

I buoni poi sono tutti da commedia (tranne forse i seriosi guerrieri egiziani). Insomma: tanta azione, tanti  straordinari effetti speciali (come le orde di insetti e le tempeste di sabbia) e tanta ironia: un pochino ci si diverte.

Il problema è che una volta visto, dopo un’ora scarsa lo si è già praticamente dimenticato (un chiaro segno della pochezza dell’insieme). Lo si può considerare un passatempo usa e getta (impossibile da rivedere).

 I protagonisti? Il similbagnino Brendan Fraser ha una simpatica faccia da schiaffi, muscolosa brutta copia di Indiana Jones, la Weisz è bella e fa la parte di non saperlo.