IRON MAN 2

New York. "Io sono Iron Man" sono passati  sei mesi da quando l'industrialone Tony Stark (Robert Downey jr.) ha gettato la maschera, con lo svelamento dell'identità non più segreta.

Ora dopo che la notizia è di pubblico dominio il governo e le compagnie concorrenti, non troppo liete che la pace nel mondo sia mantenuta da un deterrente che non gli appartiene, tentano di appropriarsi dell'armatura: "Ho privatizzato con successo la pace" risponde Stark a chi lo accusa di essere fuori dal controllo statale, presentando all'Expo una nuova arma che dovrebbe rendere il mondo più sicuro.

Resistendo all'assalto anche di Washington che preme perchè l'arma sia consegnata al Pentagono, ma invano il colonnello James Rhodes (Don Cheadle) cerca di convincere l'amico imprenditore.

Non è tuttavia questo il problema più grosso del miliardario con l'hobby del supereroismo.

Il palladio, elemento utile a far funzionare l'armatura, lo sta lentamente uccidendo inquinandogli il sangue e il brillante inventore dal cuore robotico non riesce a trovare un rimedio. Come se non bastasse a Montecarlo, nel mezzo del Gran Prix, a turbare la pace mondiale si presenta Ivan Vanko (Mickey Rourke), figlio di un vecchio collaboratore di Howard Stark (il padre di Tony), colmo di rancore, volontà di vendetta e in possesso dei brevetti originali di molte invenzioni della Stark.

IRON MAN 2  è un fragoroso fumetto, gonfiato all'inverosimile, quasi da overdose, con gli effetti speciali (le attrezzature olografiche di Stark sono veramente ben fatte) e tratto, come il primo episodio, dalle striscie Marvel, di cui ha perso l'originalità non il rumore assordante.


Il simpatico Downey jr. deve difendersi oltre che dal mastodontico Mickey Rourke, che ci regala un gran bel cattivo, anche dalla prezzemolina Scarlet Johansson che in tuta di pelle attillata non è completamente inutile.

Però alla lunga ci si annoia...