I POMPIERI

Roma. Non c’è che dire è proprio scalcinata la pattuglia numero 17 dei pompieri, variamente assortita.

Il caposquadra Bigotti (Andrea Roncato), gli allievi Traversi (Ricky Tognazzi) e Spina (Christian De Sica) e i richiamati in servizio attivo Casalotti (Paolo Villaggio) e Ruoppolo (Lino Banfi) non hanno molto da fare, e lo fanno male.

Combinandone di tutti i colori sotto l’ossessivo pedinamento del reporter di una Tv privata, Mark Pirovano (Massimo Boldi).

Ma l’occasione buona per ottenere una decorazione non tarderà ad arrivare.

I POMPIERI è una farsa paramilitare che si aggrappava al filone demenziale delle Scuole di Polizia made in Usa, affidata a una mezza dozzina di comici che non hanno più l’età per la caserma, una specie di all-star della commedia italiana anni ’80 diretti da Neri Parenti.

Effetti speciali poveri, una scrittura piuttosto banale, qualche personaggio anche evitabile (Tognazzi in primis, ma anche Villaggio che ripropone il solito copione fantozziano), gag non troppo esilaranti.

Il migliore è De Sica, sufficientemente divertente soprattutto nelle scene in cui duetta con l’amante filippina.

Inoltre (pur con la presenza dell’allora pornostar Moana Pozzi) per far ridere non si ricorre a nudi esasperati o a volgarità di bassa leva.

Forse non è poco.