FAIR GAME - CACCIA ALLA SPIA

Georgetown (Usa), 2001. La grintosa e colta Valerie Plame (Naomi Watts), moglie dell' ambasciatore in pensione Joseph Wilson (Sean Penn), è un agente segreto della Cia.

Presto scopre che Bush e il suo staff hanno mentito sull'invasione in Iraq: Baghdad non ha armi nucleari, neanche le fialette di carnevale.

Proprio il marito, nel 2002, era stato spedito in Niger per verificare le voci di una vendita di uranio arricchito a Saddam.

FAIR GAME  ("Gioco Letale") di Doug Liman è un avvincente dramma poco fanta e molto politico, tratto da una storia vera, che accelera il ritmo dopo l'andamento lento iniziale.

Racconta la storia vera  della spia americana Valerie Plame che pagò il conto della vicenda.
La sua appartenenza alla CIA fu svelata proprio dalla Casa Bianca, compromettendo lei, il marito e chiunque avesse o avesse avuto contatti con lei.

Perchè? Perchè il marito, che aveva indagato in Niger proprio su quel presunto traffico, era insorto quando la stessa Casa Bianca penso che quell'uranio fosse la famigerata "pistola fumante".

Liman lascia sullo sfondo le relazioni internazionali e punta sulle vicende personali, con la donna tradita proprio dal suo governo e con il marito che passa, a sua volta, da traditore agli occhi di sedicenti patrioti.

Perfetti Naomi Watts e Sean Penn, teneri coniugi in temporanea crisi e temerari sfidanti della bugiardissima e potentissima amministrazione di Dabliu Bush all'alba dello scoppio della Guerra in Iraq del 2003.