COMMANDO


Stati Uniti. Il preoccupatissimo generale Kirby (James Olson) avverte il suo ex sottoposto, il roccioso colonnello Matrix (Arnold Schwarzenegger).

Una sconosciuta gang, una banda di criminali al soldo di un aspirante dittatorello di uno stato del centroamerica, sta facendo la festa a tutti i componenti del loro reparto speciale.

Neanche il tempo di prender nota, che l'aspirante despota centroamericano Arius (Dan Hedaya), gli rapisce la figlia, la  piccola Jenny, e minaccia di ucciderla se lui non lo aiuterà nel golpe.

L'inferocito soldato, dopo una vestizione da brivido, parte lancia in resta verso l'isola dove il satrapo ha il proprio quartier generale, accompagnato nella missione dall'avvenente hostess nera Cindy (Rae Dawn Chong), utile quantomeno nei momenti di riposo.

COMMANDO è un roboante, chiassoso, inverosimile film di avventura, una baracconata tutta a rotta di collo, zeppo di inseguimenti fracassoni con centinaia d'auto buone a malapena per lo sfasciacarrozze e sparatorie con pistole-bazooka capaci di fare vittime a grappoli ad ogni colpo.

Una vera e propria summa del made by Schwarzy. Insomma iperboli a cui non si era spinto neanche Rambo.

Davvero impossibile quindi tenere il conto dei cadaveri, né delle volte che il prode Schwarzy, ultraconvinto e spietato, gonfia bicipiti e pettorali luccicosi ed iperpompati.

Che debba esclamare una battuta o sradicare una cabina telefonica per lui è indifferente: mantiene l'espressione seria e lo fa.

Un vero professionista.