PREDATORS

Chissadove, chissaquando. Otto sconosciuti tra loro sono paracadutati su un misterioso pianeta.
In quella che sembra una specie di giungla dell'Amazzonia si ritrovano, senza memoria, l'atletico mercenario Royce (Adrien Brody), l'effervescente Isabelle (Alice Braga), un manovale del narcotraffico messicano, un esponente della Yakuza giapponese, un ribelle della Sierra Leone, un soldato delle truppe speciali russe, un supericercato dall'Fbi condannato morte e il dottorino Edwin (Tropher Grace).

Chi ci ha trascinato qui? E soprattutto perchè??

Scopriranno presto che su quel pianeta lontano la razza dei Predator ha creato il suo Colosseo senza pubblico. Raccolgono e ammassano esemplari di altre razze (per quanto ne sappiamo più che altro umani), li gettano nella foresta senza spiegazioni e gli danno la caccia apprendendo da loro tecniche e strategie.


Si salvi chi può.

PREDATORS è un avvincente fumetto, un minestrone di fantascienza d'azione intinto nel giallo e nell'horror, che rappresenta il quinto film della saga di Predator, diventata tale solo negli ultimi anni in virtù di una serie di sequel non autorizzati ma che con questo episodio sembra ritrovare lo smalto originale. Infatti lo sviluppo della storia segue praticamente gli stessi canoni dettati dal primo capitolo tanto che, ad un certo punto del film, sembra di guardare non un sequel ma un vero e proprio remake...

Dopo un sequel urbano e due altri film in cui addirittura si tentava il crossover con un'altra saga di carattere alieno ora, grazie alla coerenza di Robert Rodriguez, che molla la cinepresa a favore di Nimròd Antal, che dirige senza tempi morti e con gran ritmo, si torna al vero senso della storia: raccontare una storia sulla caccia e sulle dinamiche del gruppo di prede (prede che sanno come difendersi), di umanità e nemici nell'ombra.

Rimarrà deluso chi si aspetta uno sviluppo della serie e delle risposte, su chi siano i predators o perchè lo fanno o da dove vengono ma il finale lascia la strada aperta a un sequel.

Meglio la prima parte della seconda, quando lo scontro diventa frontale ed eccessivamente fracassone.