ANACONDA


Brasile. Ha un bel fegato la troupe documentaristica che sta percorrendo su una chiatta il fiume che s'addentra nella foresta amazonica alla ricerca di buone riprese riguardanti una misteriosa tribù locale.
A capo degli ardimentosi ci sono l’antropologo dottor Steven Cale (Eric Stoltz) e la regista Terri Flores (Jennifer Lopez).

Lungo il fiume incontrano il rude navigatore solitario Paul Sarona (Jon Voight), bloccato da un'avaria. Conosco questi posti come le mie tasche, fatemi salire, ma in realtà ha un piano tutto suo: scovare un gigantesco anaconda e catturarlo.

Ed ecco il serpentone.

ANACONDA è uno spettacolare e goffo horror avventuroso che innesta effetti speciali computerizzati (discreti) su un tessuto narrativo vecchio stile con personaggi stereotipati e un cattivo cattivissimo interpretato con gusto da Jon Voight, carismatico e bastardissimo, tirandola probabilmente troppo in lungo prima di arrivare alla cruenta resa finale.





Inutile dire che l' improbabile regista Jennifer Lopez, il cui ruolo si intuisce dalla maglietta attillata strizza tette, offre le visioni migliori con i già ridotti vestiti maliziosamente e strategicamente inzuppati dall'acqua.



Intrattenimento spensierato con un film di poca sostanza, che però può risultare di una certa attrattiva per gli amatori del beast-movie.
Positivo il riscontro commerciale: circa 137 milioni di dollari lordi d’incasso nel mondo con un budget di 45.