FUGA PER LA VITTORIA

Germania, 1943, seconda guerra mondiale. Nel lager tedesco il maggiore Karl Von Steiner (Max von Sydow) ritrova fra i prigionieri l'inglese Colby (Michael Caine), famoso giocatore della nazionale di sua maestà britannica.

Perché non organizzare una sfida di calcio Germania-Alleati?

Hitler si entusiasma e dice sì: l'idea di una sfida sportiva fra fronti in guerra piace molto, subdorando la possibilità di renderla un grande evento di propaganda.
Prenota così, senza fatica, il mitico stadio di Colombes a Parigi, nella Francia occupata.

I detenuti si allenano duro e quando gli uomini interni al campo che lavorano segretamente con le forze della Resistenza francese vengono a sapere dell'evento, iniziano a pianificare, con l'aiuto della rude spia canadese Robert Hatch, un grande piano di fuga.

FUGA PER LA VITTORIA è un film di guerra, di sport, d’azione, e chi più ne ha più ne metta, inverosimile eppure emozionante. Il tutto amalgamato alla perfezione. C’è persino ironia in questa favola pedatoria, che non guasta mai, nonostante il dramma della guerra si rifaccia sentire pesantemente quando arrivano i prigionieri scheletrici dei campi di concentramento.

La favola è diretta da un John Huston che a fine carriera rivolge la sua attenzione e l'esperienza di cineasta classico alla retorica sportiva per dare ulteriore ardore all'epica della grande Storia. Per riuscire nell'impresa di raccontare la più grande vittoria della storia del Novecento, la sconfitta del nazi-fascismo, il regista drammatizza un episodio realmente accaduto sul fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale . E lo spirito della vittoria è, fin dal titolo stesso, l'obiettivo della glorificazione del film di Huston, che mette in scena lo sport forse meno amato dal pubblico americano, il calcio, e una squadra internazionale piuttosto eterogenea per rendere il concetto più universale possibile.

Infatti accanto a Stallone (che para meglio di Buffon) e Pelé (una sua rovesciata è il pezzoforte del film, vedi video) altri celebri calciatori, un insieme di stelle del calcio degli anni Sessanta e Settanta, provenienti da tutto il mondo. Quasi come l'Inter di qualche anno fa.

Certo le SS che inspiegabilmente non sparano sulla folla dello stadio...