IN QUESTO MONDO DI LADRI

Milano. Scoperto con sgomento che la multiproprietà in montagna è un bidone, il bancario infelice e tanto onesto Fabio (Carlo Buccirosso), che a forza di consigliarli ai suoi clienti aveva sottoscritto anch'egli i fondi bidone della proprietà suddetta, la mantenuta Monica (Valeria Marini), il ristoratore Walter (Max Pisu), che ha perso il cuoco famoso con cui sognava di fare società e «guadagnato» 500.000 euro di debiti, l'esercente cinematografico Nicola (Biagio Izzo), rovinato dall'apertura di un multiplex proprio di fronte alla sua sala e il chirurgo plastico Lionello (Enzo lacchetti), caduto in disgrazia da quando a un'attricetta è «esploso» in aereo il seno che lui aveva rifatto, decidono di allearsi.

Restituiremo la stangata, promette Fabio, certo di ricevere il consiglio giusto dal vicino di villetta, il truffatore professionista Gastone (Ricky Tognazzi). 

Infatti il colpo si farà, proprio nella Banca Milanese dove sgobba il timido travet.

Uscito di scena per un incidente il luminare delle tette, il suo posto è rilevato dal suocero di Nicola, il vispo colonnello in pensione Leonardo (Leo GuIlotta). Pronti? Via.

IN QUESTO MONDO DI LADRI è una appena passabile commedia corale di costume con cui Carlo Vanzina e il suo sceneggiatore-fratello Enrico continuano quella analisi sociologica d'Italia che sono gli unici a compiere nel nostro cinema, anche se a loro modo.

Il titolo è preso in prestito da una fortunata canzone di Antonello Venditti che nel 1988 anticipava gli umori della tangentopoli italiana e i due Vanzina fanno leva sull'attualità per prendere bonariamente in giro vittime e carnefici dei tanti, troppi crac scoppiati nell'Italietta del Duemila.




Nell'affiatata squadra di improvvisati e simpatici malandrini spicca, questa volta anche per l'autoironia, una Valeria Marini in forma (fisica) smagliante che, non dovendosi spogliare, è costretta a recitare: tutto sommato se la cava bene.