THE FAN - IL MITO

San Francisco. Il maturo commesso viaggiatore di coltelli Gil Renard (Robert De Niro) è in doppia crisi: gli affari vanno male e la moglie separata Ellen gli raziona gli incontri con il figlio Richie.

L'unico in grado di tirargli su il morale è Bobby Rayburn (Wesley Snipes), il battitore nero di baseball tornato ai Giants con un ingaggio da quaranta milioni di dollari, per le cui imprese si esalta allo stadio.

Senonchè la lettera di licenziamento unita a un improvviso infortunio al campione, lo spingono a pugnalare a morte durante una sauna Primo (Benicio Del Toro), il giocatore che sta soffiando al suo idolo la mitica maglia numero undici.

Sconcertato dalla freddezza del fuoriclasse di fronte al regalo, il poveretto impazzisce.

Due e complementari i temi principali di questa dramma sugli eccessi provocati dal tifo diretto da Tony Scott: l'analisi psico-sociologica del suddetto fanatismo sportivo, moderna forma dell'idolatria; il patologico bisogno di passare un quarto d'ora sotto i riflettori della pubblicità televisiva.

Storia di un'ossessione, con lo sfondo del rutilante mondo del baseball americano, è un film artificioso e sforzato con una superba interpretazione dell'istrionico talento di Robert De Niro in un personaggio che fa dello sport la sua ragione di vita per sfuggire da una vita avara di soddisfazioni in campo lavorativo e familiare.

Riuscito nella prima parte poi la cosa scade nei soliti inseguimenti e scontri già visti e rivisti con un finale peraltro sconclusionato.

Belle le sequenze girate negli impianti sportivi.