Uno sceriffo extraterrestre...poco extra e molto terrestre

Newnan, Georgia (Usa). Un improvviso black-out spaventa la popolazione che per un inspiegabile fenomeno di suggestione collettiva si sente minacciata dai marziani.

Ecco perché il mastodontico sceriffo del paesello (Bud Spencer) che indossa un argentea tuta di amianto per la caccia alle api viene scambiato per un extraterrestre.

A sua volta l'omone in precipitosa fuga s'imbatte in uno spaurito ragazzino (Cary Guffey) che si proclama un alieno di nome H-725 e proveniente dalla lontanissima costellazione di Vega e i cui poteri paranormali hanno già suscitato l'improvviso interesse dei soliti cattivoni del Pentagono.
Ma con quell'energumeno nei paraggi è meglio pensarci su due volte.

UNO SCERIFFO EXTRATERRESTRE...POCO EXTRA E MOLTO TERRESTRE è una commediola diretta da Michele Lupo dal taglio di favola, bonaria e tenera, esente da volgarità e stracolma di zucchero, scritta su misura per il gigante buono, che precorre alcuni temi poi sfruttati con ben altra intensità da Steven Spielberg (E.T.).

Leggero e fracassone, si regge essenzialmente sulle situazioni tipiche della coppia formata da un adulto e da un bambino, cui si unisce un simpatico tocco fantasy. Per una serata spensierata in famiglia.

Bud Spencer è molto più attendibile (e simpatico) allorché molla gli abituali sganassoni di quando è alle prese con il piccolo partner, il simpatico C. Guffrey, il ragazzino di "Incontri ravvicinati del terzo tipo".

Seguito da Chissà perché... capitano tutte a me.