SQUADRA ANTIMAFIA

Viterbo. Durante una rivolta in carcere viene ucciso, guarda un pò la coincidenza, un prezioso testimone che di lì a pochi giorni avrebbe raccontato tutto nel processo intentato contro il boss italoamericano Gerolamo Giarra (Eli Wallach).

Volendo scoprire l'assassino del prezioso teste, il maresciallo Nico Giraldi (Tomas Milian), che per fabbricarsi una patente di credibili delinquente finge di mettere a segno una rapina, si fa mettere in galera e ne evade.

Con il primo aereo è a New York, dove, grazie all'aiuto del fidato Salvatore Esposito (Enzo Cannavale), è assunto come cameriere nel ristorante preferito del malavitoso. Quindi gli salva la vita in un attentato e riesce ad entrare al servizio del boss.
Ma non è finita perchè dovra sudare sette e più camicie, compreso il passaggio nel raggio della morte, per risolvere il caso.

Ennesimo pecoreccio poliziesco alla vaccinara girato con il consueto mestiere dal regista Bruno Corbucci, che si sposta fino in America per seguire le imprese del simpatico Tomas Monnezza Milian, a cui fanno contorno alcuni bravi caratteristi disposti a farsi impunemente svillaneggiare.

Ambientazione quasi completamente americana con Bombolo che finalmente ha l'onore dei titoli di testa, ma a un terzo di film sparisce sostituito da Cannavale, che diverrà la spalla americana di Giraldi.
Eli Wallach sembra abbastanza sprecato e la storia (dopo un buon inizio) in America comincia a girare a vuoto, ingarbugliandosi sempre più.