SQUADRA ANTIFURTO

Roma. Il maresciallo Nico Giraldi (Tomas Milian), abiti casual, modi da scimmione e un trascorso da scippatore, ora che è passato sull'altra sponda (solo nel senso poliziesco, beninteso) si occupa di delinquentelli dediti a furti d'auto o topi d'appartamenti. Basso cabotaggio, insomma.

Tra questi vi è una banda di cui fa parte Tapparella (ladro con spiccato senso d'appartenenza e quindi poco propenso a parlare con la Madama), Zagaja, che come si può intuire dal nome balbetta e i siciliani Rosario e Salvatore Trapanese. 

La scalcinata banda ha la sventura di compiere un furto nella villa di uno statunitense, pestando i piedi nientemeno che a un boss della mafia Usa, il pericolo numero uno Ryan Douglas (Robert Webber).

I ladruncoli sono entrati in possesso di documenti riguardanti un giro di tangenti in cui sono implicate alcune personalità importanti degli Stati Uniti (Affare Zebra Point).

Messosi in contatto con degli emissari del boss per un pericoloso tentativo di ricatto, viene mandato al creatore.

Quando Giraldi si trova davanti al misterioso omicidio di altri due ladri di polli della banda capisce che qualcosa di grosso bolle in pentola.

Niente paura, lo vado a prendere anche a New York.

SQUADRA ANTIFURTO è il secondo prodotto della serie quasi infinita (undici film, tra la serie "Squadra" e "Delitto") dedicata dalla collaudata coppia Bruno Corbucci-Tomas Milian al poliziotto-barbone più maleducato e maleodorante d'Italia.

Personaggio che dà l'occasione a Tomas Milian di esibirsi in tutta la gamma del suo istrionismo: gesti, linguaggio pesante, acrobazie spericolate. Parolacce come se piovesse insomma, con l'aggiunta di qualche bestemmia, tanto per gradire.


Da notare la presenza della vezzosa e molto sensuale Lilli Carati che si esibisce in qualche timido spogliarello in attesa dei più corposi e arditi amplessi che di lì a poco le avrebbero dato una meritata fama da pornostar.