UN GIORNO, PER CASO

New York. Lei, l'architetto non ancora in carriera Melanie (Michell Pfeiffer), e lui, il giornalista Jack (George Clooney), si incontrano inutilmente trafelati davanti allo scuolabus: il pullman della gita scolastica è già partito.

Entrambi divorziati, con figlio unico e pestifero a carico: e adesso a chi affidiamo i nostri piccoli, si chiedono i due sconosciuti che in mattinata hanno due appuntamenti decisivi per le loro carriere. La mamma deve consegnare un grosso progetto; al papà manca l'ultima prova per incastrare il sindaco corrotto.

Bè, l'idea è questa: terremo i bambini un pò per ciascuno, cercando di far combaciare le loro esigenze con le nostre.
Hanno in comune il fascino, il telefonino, lo stress da lavoro, tra taxi e ritardi, la temporanea aggressività verso l'altro sesso, sebbene lui tenda a Peter Pan e lei a Capitan Uncino.
S'incontrano, bisticciano e finalmente combaciano, scoprendo di essere finalmente di essere fati l'uno per l'altra. Il tutto nel giro di un giorno a New York.

UN GIORNO, PER CASO è una piacevole e "pulita" commedia commedia sentimentale, non più ruffiana del dovuto, o del sopportabile, corredata di dialoghi brillanti e molto ben confezionata nelle frequenti schermaglie rosa.

Modellata sugli schemi e le coppie degli anni '50 (Tracy-Hepburn, Hudson-Day), la cosa funziona con garbo elegante e ritmo spiccio, grazie al simpatico George Clooney e all'incantevole Michelle Pfeiffer, bravi ad interagire con sapiente professionismo, tradizione e modernità.