DOTTOR JEKYLL E GENTILE SIGNORA

Londra. Il perfido dottor Jekyll (Paolo Villaggio), peloso, mostruoso e cattivissimo, è il perfido consulente di una potente e bieca multinazionale, l'inglese Pantac, che ha invaso il mondo con ogni sorta di prodotti inquinanti e dannosi per la salute.

Non ritenendosi sufficientemente malvagio per arrecare danno all'umanità, l'imbranatissimo scienziato vuole sperimentare la pozione per diventare ancora più cattivo ma, da bravo pasticcione, fa uno sbaglio e trangugia la pozione magica, ma non si accorge che è un siero del bene: infatti in pochi minuti si trasforma in un angelico mister Hyde, tutto sorrisi e bontà.

Di lui si innamora la formosa segretaria Barbara Wembley (Edwige Fenech), che lo aiuta a far fallire un diabolico piano, da lui stesso ideato nelle vesti di Jekyll, per screditare l'ignara regina Elisabetta, coinvolgendola nella pubblicità di un micidiale "chewing-gum".

Ma adesso i killer hanno deciso di farlo fuori, su ordine dei capi della Pantac, allarmati dal pericoloso concorrente.

DOTTOR JEKYLL E GENTILE SIGNORA è una farsa demenziale, a tratti spiritosa, a tratti irritante, del vecchio e glorioso Steno, che capovolge l'intreccio del romanzo di Robert Louis Stevenson, servendosi di trucchi non proprio raffinati.

Paolo Villaggio, tutto smorfie e inciamponi, sembra prigioniero della figura di Fantozzi, con un umorismo sull'iperbole.

La splendida e sorridente Edwige Fenech è superdecorativa, specialmente svestita e rappresenta, probabilmente, la ragione principale per vedere il film. E' un bene per occhi, ma per il cinema...