...Continuavano a chiamarlo Trinità

Far West, fine Ottocento. Ritroviamo lo spavaldo e furbo giramondo Trinità (Terence Hill) con il mastodontico fratello Bambino (Bud Spencer) ancora a cavallo, alla perenne ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, a costo di vendere, senza fiatare, l'anima al diavolo.

Scambiati per agenti federali dal ribaldo ed evidentemente non sveglissimo Parker (Enzo Tarascio), che fa dollari vendendo armi ai rivoluzionari messicani, si fanno corrompere senza fiatare.

Decisi a sfruttare il redditizio (senza fatica) equivoco fino in fondo, penetrano nel convento che il mascalzone ha trasformato in deposito e si fanno consegnare dai frati cinquantamila dollari pagati in anticipo dai messicani.

Che fragoroso finimondo.

Sull'onda del precedente successo, l'italianissimo duo Girotti-Pedersoli viene diretto di nuovo dall'italianissimo, anzi romanissimo, regista E.B. Clucher, americani (di nome) più per legge di mercato (l'esotico tirava di più) che per snobismo.

Il trio prende gioiosamente per i fondelli il western tradizionale ribaltandone i canoni classici e trasformandolo in svelenito e buffo spettacolo da oratorio: nè morti nè feriti, al massimo qualche sonoro ceffone e relativa mascella da rottamare.

Un film comunque divertente, che conta, come la nota rivista enigmistica, decine di successivi e pessimi tentativi di imitazione.

Con un record nel carniere: 1° posto nella classifica dei film italiani più visti (14.979.000 spettatori) davanti a "Ultimo tango a Parigi" (14.794.000), "Per qualche dollaro in più" (14.252.000), "La donna più bella del mondo" (14.180.000) e PER UN PUGNO DI DOLLARI (14.113.000).