SVALVOLATI ON THE ROAD

Cincinnati. Con il formicolio dell'avventura e decisi a rompere la routine, quattro amiconi borghesi e attempatelli di città e di mezza età (sui cinquanta), ognuno con i suoi problemi, si prendono, su idea e spinta dell'imprenditore in rosso Woody (John Travolta) qualche giorno di libertà dagli impegni, familiari e di lavoro,insomma una lunga galoppata on the road con entusiasmo e sotterfugi.

Così balzano sulle loro rombanti Harley Davidson, che non sempre sembrano gestire con disinvoltura, e via verso la California.

Corrono felici il dentista a dieta forzata Doug (Tim Allen), l'idraulico frustrato Bobby (Martin Lawrence), il suddetto Woody, uomo apparentemente di successo, a patto di non indagare oltre, e il programmatore di computer ma fallimentare con le donne Dudley (William H. Macy).

Naturalmente sono maldestri. Quanti guai per la via, dal disastro con le tende, all'ardente poliziotto gay, al toro permaloso, fino allo scontro in New Mexico con la banda dei Del Fuegos, una gang di teppisti in moto capitanati dal prepotente e non più giovane Jack (Ray Liotta).

Li metteranno in riga, spalleggiati dalla dolce padrona del bar Maggie (Marisa Tomei).

Imbarazzante commedia umoristica (soltanto nelle intenzioni) che ricicla temi ampiamente sfruttati (Scappo dalla città), celebrando l'elogio della campagna, con situazioni pierinesche, battute logore e interpreti fastidiosamente su di giri. Eppure, soprattutto nelle sale statunitensi, ha incassato cifre di tutto rispetto. Mah!

Probabilmente il tam tam deve avere funzionato proprio sulla generazione dei cinquantenni che hanno individuato in questo film un ritratto non troppo lontano dal vero della loro frustrazione.

Cresciuti all'ombra del mito di Easy Rider (piacevole il cameo di Fonda alla fine) hanno visto pian piano il miraggio dell'on the road sgretolarsi (fino a finire nell'imbuto senza via di uscita di quello che viene considerato il migliore film del genere: THELMA & LOUISE).

Eccoli allora con tutti i loro pregiudizi (l'omofobia nel film non è sottaciuta anzi…), con bandane e occhiali scuri contro un vento che vorrebbe essere tardivamente di libertà. Di fronte si trovano un branco di motociclisti guidati anch'essi da un non giovane.

In attesa di recupero critico tra vent'anni come i Vanzina (!!!) è difficile dire se è più irritante il titolo tradotto o una colonna sonora così assordante.