MISSION: IMPOSSIBLE 2

Usa. Mentre collauda tendini e muscoli, col suo bel sorriso e serrando le mascelle, scalando impervie pareti rocciose, a mani nude e in canottiera, restando attaccato, se scivola, con le braccia spalancate e le ascelle tirate, mentre un elicottero quasi lo sfiora, il baldo agente segreto Ethan Hunt (Tom Cruise), avvezzo alle missioni impossibili, è richiamato in servizio.

Il tuo ex collega Sean Ambrose (Dougray Scott) ha rubato Chimera, un virus creato in laboratorio che provoca morti atroci, nonchè il suo unico antidoto, Bellerofonte. Bisogna recuperare il maltolto o sarà la catastrofe.

Il baldo agente dell'impossibile corre subito a Marsiglia, con l'intenzione di arruolare la seducente ladra internazionale Nyah Hall (Thandie Newton), ex donna del sadico cattivone, da utilizzare come passe-partout. Poi, con due tirapiedi al seguito, Luther e Billy, vola a Sidney a stanare il megalomane omicida.

Più facile a dirsi che a farsi.

Travolgente, dinamico e frenetico kolossal tecnologico avventuroso del regista cinese di Hong Kong John Woo, ancora, se possibile, più improbabile e rumoroso seguito del capostipite di Brian De Palma (che almeno cercava di tenere un certo equilibrio).
MISSION: IMPOSSIBLE 2 è un film onesto, che dà quanto promette: ossia il massimo di Tom Cruise e il massimo di John Woo, il principe dell'effimero, probabilmente il miglior regista di film d'azione al mondo.

La trama è inconsistente, soprattutto nella prima parte, ma va preso per quello che è: un giocattolone pieno di effetti speciali, con qualche sprazzo di ironia, con un paio di scene da lasciare senza fiato
Tutto deve essere (iper)spettacolo, anche una semplice passeggiata per le vie di Siviglia deve promettere qualcosa di straordinario che non c'è: attraverso il rallenty, per fare un esempio.

Alla fine tutto bene, dopo aver sbaragliato il cattivone e il suo assistente.

L'abuso di maschere, tanto care al regista, deluderà le ammiratrici del sempre più innamorato di se stesso Tom Cruise.