GUARDIA DEL CORPO (THE BODYGUARD)

Los Angeles. Un paio di minacciose lettere anonime convincono la rockstar, bellissima, di colore e con figlioletto di otto anni, in rapida ascesa verso le vette del successo, Rachel Marron (Whitney Houston), a ingaggiare come guardia del corpo l'ex agente dei servizi segreti, rinomato, costoso e taciturno, Frank Farmer (Kevin Costner).

Disobbediente e viziata, la vamp sulle prime non accetta gli inviti alla prudenza dell'assillante e scrupoloso professionista nei panni di angelo custode, che la salva in un paio di circostanze alquanto pericolose.

Finalmente conquistata, si lascia sedurre e nasce persino del tenero tra i due, tanto che si fa condurre dal gorilla nello chalet di famiglia tra i monti.
E mentre scoppia in maniera decisa la passione e il maniaco si fa ancora più sotto, la bellona, probabilmente per riconoscenza, canta per intero al nuovo boyfriend la sua ultima fatica. Discografica.

Scritto e prodotto (con Kevin Costner) da Lawrence Kasdan GUARDIA DEL CORPO (THE BODYGUARD) è un film che sembrò costruito apposta per far vendere dischi a Whithney Houston, ugola d'oro dei tempi belli, prima del crack e succedanei, e decente anche come attrice.

Vale pochino come thriller poliziesco (abbastanza artificioso e annaspante in cerca di un impossibile finale), ancora meno come commedia sentimentale pur se condita di canzoni (qualcuna anche bella).

Messo in piedi per i numerosi fans (all'epoca) dei due fascinosi protagonisti, un moderato Kevin Costner con crapa pelata e la sexy (e pure bravina) esordiente Withney Houston. Tempi che sembrano maledettamente lontani.

Regia da spot pubblicitari a cura di Mick Jackson.