COCA COLA KID

Sidney. L'ex marine ora manager rampante (è considerato un dio del marketing) Becker (Eric Roberts) è stato spedito dalla casa madre americana in Australia per promuovere il consumo della Coca-Cola, facendo salire, meglio se triplicandolo, il fatturato della stessa Coca Cola.

Con suo grande stupore il suo entusiasmo è ostacolato da un rivale davvero cocciuto, l'anziano ma arzillo McDowell (Bill Keer), che nel bel mezzo del deserto continua a fabbricare, e a stravendere, un suo intruglio artigianale, usando macchinari antidiluviani.

La maliziosa e svampita segretaria Terri (Greta Scacchi), anzichè aiutarlo gli complica la vita. Ma guarda un pò, è proprio la figlia dell'inossidabile concorrente.

COCA COLA KID è una singolare commedia in chiave grottesca del regista giramondo ma serbo Dusan Makavejev (Montenegro tango, dalla trama un pò incoerente ma buffa, rallegrato da musiche gradevoli, abitato da personaggi simpatici e qualche trovata divertente, soprattutto all'inizio.

Il film sbeffeggia la superpotenza delle grandi multinazionali messe nel sacco da azienducole formato famiglia (con diverse culture alle spalle), utilizzando l'immagine della bottiglietta, che ancora non ha sostituito le stelle e strisce nella bandiera degli States (la Pepsi di Atlanta avrebbe qualcosa da ridire), ma niente come la Coca Cola simbolizza l'espansionismo americano.

È quindi naturale che l'Australia, volendo deridere il mondo yankee per affermare la propria diversità, faccia oggetto dei suoi strali proprio la Coca Cola. Più bizzarro è che si serva di un regista d'origine serba, anche se vagabondo conclamato (Montenegro Tango era andato a girarlo in Svezia).

La ciliegina del film è la fascinosa bionda e sensuale vamp Greta Scacchi.