CODICE MERCURY

Chicago. L’agente in crisi esistenziale Art Jeffries (Bruce Willis), inviato dall’Fbi, ritrova nascosto nell’armadio il piccolo e terrorizzato Simon (Miko Hughes). I suoi genitori sono stati ammazzati da un killer della Cia, spedito dal cinico capo dipartimento Nicholas Kudrow (Alec Baldwin), tanto risoluto quanto senza scrupoli di sorta, che ha mancato il vero bersaglio.

Il bambino di nove anni, autistico che ha speciali doti matematico-enigmistiche, ha infatti decifrato un codice segretissimo dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale, fondamentale per proteggere gli agenti USA infiltrati in tutto il mondo, che due crittografi del governo avevano fatto pubblicare su una rivista di enigmistica, per collaudarne l’impenetrabilità.

Telefonando al numero civetta del giornale, attirato dall’esca di un falso viaggio premio, il bambino si era praticamente suicidato con tutta la famiglia.

Il poliziotto in crisi decide di proteggerlo. E ora fuggiamo insieme.

CODICE MERCURY (Mercury Rising) è un coinvolgente poliziesco, stretto parente dei film di spionaggio, in cui il regista Harold Becker, a un pugno di WITNESS unisce una spolveratina dei TRE GIORNI DEL CONDOR, dando alla storia un ritmo forsennato.

Il supercattivo Alec Baldwin sfiorando il comico involontario non fa fare certo una bella figura alla CIA tenuta in scacco da un bambino, pur se protetto da un marcantonio come Bruce Willis, sprovvisto del senso dell’ironia che altrove l’ha salvato in situazioni analoghe.