BATMAN - IL RITORNO

Nell’immaginaria città di Gotham City. Abbandonato bambino nelle fogne dai genitori, il Pinguino (Danny De Vito), un piccoletto che odia la società, vuole vendicarsi contro la città di Gotham e ora pretende nientemeno che la poltrona di sindaco.

Intende mettere in pratica il suo piano criminoso con la complicità del ricchissimo Max Shreck (Christopher Walken), supercapitalista inquinatore senza scrupoli, che ha ucciso la dolce segretaria Selina Kyle (Michelle Pfeiffer), trasformandola nella seducente e malvagia Catwoman.

Invece ha l’animo nobile dell’idealista il giovane miliardario Bruce Wayne (Michael Keaton), che spesso si traveste da pipistrello per ostacolare i criminali.

Sotto a chi tocca.

BATMAN - IL RITORNO è una cupa, fluviale e costosissima (75 milioni di dollari) favola nera diretta dal gotico Tim Burton, densa di talento visionario (come spesso gli accade), dove il grottesco ha la meglio sull’umorismo.

Più ancora che nell’episodio pilota (abbondantemente rimpianto, nonostante la magnificenza degli orpelli), la centralità di Batman-Bruce Wayne è sacrificata ai suoi due nemici e a Catwoman, altra creatura dalla doppia personalità, ambigua nella sua neutralità.

Più che un seguito, è un riassunto delle idee del geniale Burton che sposta l’accento sui temi della diversità e dell’umiliazione, della solitudine e del riscatto.

Se lo splendore figurativo e le invenzioni registiche riscattano le debolezze della sceneggiatura, bisogna dire che il trio dei nemici è superbo.

Soprattutto nella Catwoman-Michelle Pfeiffer che non fa rimpiangere la biondissima Kim Basinger: sexy quanto lei, ma, almeno in questo ruolo, dannatamente più brava.


Seguito da Batman Forever.