KALIFORNIA

Usa. L'aspirante scrittore, fresco di dottorato in criminologia Brian (David Duchovny) salta sulla vecchia Lincoln del ‘61 con la fidanzata fotografa (eccentrica) Carrie (Michelle Forbes): per una ricerca sui più famosi serial-killer del passato, niente di meglio che visitare i luoghi dei delitti, lungo le strade provinciali dell’America, attraversando il Tennessee, l’Arkansas e il Texas per raggiungere la California.

Così il libro, scritto da lui, fotografato da lei, sarà perfetto.

All'annuncio sul giornale per dividere le spese e le fatiche della guida, risponde una stravagante coppia, un tempo avremmo detto proletaria, con il lui scorbutico ex detenuto, ovviamente in incognito, Early (Brad Pitt) e la lei disinvolta quanto dimessa, Adele (Juliette Lewis).

Guarda un pò quando si dice il caso, il giovanotto, bruto, amorale, ladro ed assassino, è proprio uno dei poco malleabili tipacci su cui l'ignaro ideatore del viaggio intende compiere l'approfondito studio.

Che paura!!

KALIFORNIA è la morbosa e a tratti eccitante prima prova dell'esordiente regista Dominic Sena, pubblicitario e videoclippista al suo film d’esordio, che mesta senza tregua nel torbido di una Kalifornia da duri, con il k, per catturare l'attenzione.

Bisogna dire che la cosa gli riesce, tenendo alta la suspence pur senza grandi colpi di scena pur con certi compiacimenti estetizzanti di sguardo, fotografia (ottima) e montaggio e per l'abuso ridondante della violenza nello scontro finale.

La maliziosa Juliette Lewis è più satanica del bel tenebroso Brad Pitt, che lancia tanti rutti da far impallidire Alvaro Vitali.