NOTTING HILL

Londra. Può la star più in voga del momento innamorarsi di un qualsiasi librario londinese?

Assillata dai fotoreporter, si rifugia a Notting Hill nella libreria del timido William Tacker (Hugh Grant) l’affascinante superstar di Hollywood Anna Scott (Julia Roberts), in Inghilterra per il lancio del suo ultimo film.

Tra i due, complice una spremuta rovesciata sulla camicia della diva, scocca subito la scintilla e i meccanismi della trama si mettono subito in moto, prevedibili, ma godibilissimi.

Ma gli impegni dell’attrice abbreviano il flirt, che sembrerebbe una bolla di sapone.

Invece l’indomani lei gli telefona e lui, fingendosi un giornalista, si precipita alla conferenza stampa nel suo albergo.

L’attrice però deve far marcia indietro all’improvviso arrivo del geloso fidanzato e collega (Alec Baldwin).

Addio?

No, è solo il primo dei due arrivederci fino ai confetti finali.

Prevedibile, eppure frizzante, vivace e molto ben confezionata, commedia sentimentale di scuola inglese, diretta dal regista Roger Michell, che mentre fa (ad iniziare dal titolo) una sfacciata pubblicità al quartiere più in, più cool, più alla moda di Londra, aggiorna ai giorni d’oggi il già improbabilissimo intrigo rosa di Vacanze romane.




Julia Roberts fa se stessa con molta ironia e autoironia. Ben assortita ci appare la piacente coppia di sorridenti colombi Julia Roberts – Hugh Grant.
Inoltre i personaggi di contorno, come deve essere in questo tipo di prodotto, sono efficaci, curatissimi e contribuiscono ad un successo annunciato.