IO, ROBOT

Chicago, 2035, un futuro ormai prossimo. Oltre che dagli uomini, la Terra è popolata anche da milioni di robot, asserviti alla razza umana, per la quale svolgono tutta una serie di umili ed utili lavori.

Tutto è regolato dalla tre leggi della robotica che prevedono: che un robot non possa nuocere ad un essere umano, né lasciarlo senza assistenza in caso di pericolo; che obbedisca agli ordini dell’uomo, a meno che tali ordini non contrastino con la prima legge; che protegga se stesso, ma compatibilmente alla prima e seconda legge.

Ed è per questo che nessuno crede che sia stato un robot a uccidere il dottor Alfred Lanning, lo scienziato impegnato nella ricerca di un nuovissimo tipo di automa, un robot antropomorfo di ultima generazione, dotato di un cervello identico a quello degli uomini, democratici compresi.

Quindi è stato un suicidio.

Il manesco detective Del Spoonder (Will Smith), un androide in servizio al Dipartimento di Polizia di Chicago, viene incaricato delle indagini e gli indizi sembrano condurre rapidamente ad un unico colpevole: proprio Sonny (Alan Tudyk), un altro androide, collaboratore della vittima.

A dare una svolta determinante alle indagini è l’intervento della bella dottoressa Susanna Calvin (Bridget Moynahan), una psicologa specializzata in menti artificiali perché, naturalmente, la verità è più complessa di quanto non appaia a prima vista...

Che rischio.

Io, Robot è un bizzarro fumetto fantascientifico, rigonfio di effetti speciali (nomination all'Oscar) del visionario regista australiano Alex Proyas, liberamente ispirato alla raccolta di racconti fantascientifici, scritto oltre mezzo secolo fa, della massima autorità in materia, il russo-americano Isaac Asimov, senza seguirne pedissequamente le argomentazioni filosofiche.

Il film si regge per gran parte sulla simpatia del superatletico sbruffone Will Smith che,oltre ad interpretare il ruolo del protagonista,è stato anche produttore esecutivo del film.

Una pellicola che deve molto ai progressi della tecnologia, che hanno permesso la realizzazione di effetti speciali inimmaginabili fino a pochi anni fa. Molti dei protagonisti della storia sono stati realizzati in computer grafica con la stessa tecnica utilizzata per il personaggio di Gullum di Il signore degli anelli, i movimenti e la recitazione vengono modificati al computer.