TOP GUN

Miramar (California). Gli spavaldi aspiranti avieri Maverick Mitchell (Tom Cruise) e Goose Bradshaw (Anthony Edwards) sono finalmente ammessi alla Top Gun, prestigiosa scuola per pilotare caccia da combattimento della Marina militare americana.

La selezione è, giustamente, severissima e Maverick stenta molto ad adattarsi alle ferre regole del corso: neanche la bionda e ultrasexy istruttrice Charlie (Kelly McGillis) riesce a metterlo in riga.

Poi la morte accidentale dell'inseparabile collega-amico e relativo superamento della crisi depressiva riesce a fare del ragazzo un pilota pronto, all'occorrenza, a battersi con chiunque, sovietici per primi.

Enorme successo di pubblico per questo film d'avventura girato come un levigato e lungo spot pubblicitario da Tony Scott (fratello del più celebre Ridley, a torto ritenuto il meno dotato), ideologicamente schierato a destra (meno male nda) nell'epoca di Ronald Reagan.

Gli aerei sfrecciano tra bagliori metallici, tanta disco-music e dialoghi non proprio profondissimi, mentre sullo sfondo implacabili sono però schierate, allineate e coperte, retorica e propaganda: ragazzi arruolatevi che la Patria, con tutta la sua potenza tecnologica di superpotenza planetaria, vi attende.

Un film simbolo

Tutto ciò nulla toglie a un fatto: Top Gun è uno dei film simbolo degli anni '80, e ha popolato i sogni di milioni di teenager di allora. Gli ingredienti c'erano tutti: un pugno di giovani piloti dell'aviazione americana lanciati a velocità supersoniche contro i caccia nemici - come detto, sovietici -, protagonisti di una Guerra Fredda da videogame, in competizione l'uno contro l'altro per ottenere la palma del migliore.

Aggiungiamo poi una storia infarcita di fisici tonici e abbronzati che si sfidano a beach volley sulle spiagge della California, una sfilata di giubbotti di pelle e occhiali alla moda, moto che sfrecciano nella cornice dei tramonti di Malibu: era impossibile per orde di ragazzine resistere dall'innamorarsi di Tom Cruise e degli altri protagonisti. Fu, insomma, un vero fenomeno di costume.

La bionda Kelly McGillis, trenta chili fa, pur improbabile nella parte di insegnante di aviazione, era davvero irresistibile.