LE STREGHE DI EASTWICK

New England (Usa). Nella quieta e puritana cittadina di Eastwick tre giovani donne, rimaste senza compagno, soffrono di noia più che davanti a una puntata di Ballarò.

Per la verità Alexandra (Cher), Sukie (Michelle Pfeiffer) e Jane (Susan Sarandon) hanno tutte qualcosa da fare (la prima scolpisce statuette, la seconda ha da badare a una turba di ragazzini, sei marmocchi, per la precisione, l'ultima è una violoncellista frustrata), ma il pensiero dominante è diretto verso un Principe Azzurro: carino, romantico, e ben dotato.

Toccano perciò il cielo con un dito quando, forse evocato dal loro stregonesco inconscio, il ricco e misterioso Daryl Van Horn (Jack Nicholson) di New York prende possesso d'una villa dove in antico le streghe venivano bruciate.

Tutt'altro che carino e romantico, perché è stagionato, con tanto di pancetta, aria diabolica e dice oscenità, però fornito di poteri sovrumani.

Talché, invece di contenderselo, lo lottizzano e una dopo l'altra le tre donne gli cadono fra le braccia e acquistano alcune delle sue magiche virtù, in pratica le trasforma in streghe.
Alexandra si è subito arresa, la timida Jane è stata sedotta con la musica (per la passione, il suo strumento ha addirittura preso fuoco), Sukie si è volentieri unita alla brigata. Diavolo (è proprio il caso di dirlo) di un seduttore, le mette incinte tutte e tre.

Scatenato nel gaudio, il quartetto non avrebbe più niente da desiderare se in città non si gridasse allo scandalo e morisse, posseduta dal Maligno, la più accanita accusatrice di quelle svergognate “sgualdrine”. Colte da un'inopinata crisi di coscienza, le tre donne allora abbandonano la villa delle delizie.

Quando il loro Belzebù si vendica con terrificanti malefici, quelle preparano pittoresche fatture per liberarsene, e l'incantesimo funziona. Ma non prima che l'uomo venuto dall'Inferno della metropoli abbia messo a soqquadro Eastwick portando scompiglio in chiesa e vomitando schifezze.

D'ora in poi le tre streghe faranno le buone mammine, e l'immagine di papà apparirà sugli schermi demoniaci della Tv...

Film un pò folle, a cavallo fra fantastico e grottesco, che si diverte a fare dell'ironia nei confronti della media borghesia di provincia, calcando la mano sui bollori del sesso.




Diretto dall'australiano George Miller (lo stesso della trilogia di Mad Max), è in fondo una sagra degli effetti speciali, con poco humor, dove si irride tutto, diavolo e acquasanta, uomini e donne.

Il mefistofelico Jack Nicholson, in codino da samurai, è esageratamente sopra le righe.
Le tre streghe, Cher, Susan Sarandon, Michelle Pfeiffer, come signore che da giovani non dovevano essere male, sono bravissime e fornite di provocanti scollature e spacchi vertiginosi.