THE JACKAL

Washington. Un costoso killer, nome in codice the jackal (lo sciacallo) (Bruce Willis) è stato assoldato da un capo della mafia russa per assassinare un pezzo da novanta della politica statunitense, al prezzo di settanta milioni di dollari.

Chi? Nientemeno che la First Lady.

Il vicecapo dell'Fbi, Preston (Sidney Poitier), in collaborazione con Valentina Koslova (Diane Venora) agente dei servizi segreti di Mosca, decide di reclutare contro l'ineffabile sicario, specialista in travestimenti, un suo omologo, nello specifico Declan Mulqueen (Richard Gere), ex terrorista dell'IRA in carcere che ha i suoi motivi per odiare Jackal: se lo fermi sarai libero.

Caccia difficile.

Come prima cosa il galeotto dall'animo sensibile corre a trovare l'antica compagna dell'Eta, Isabella (Mathilda May), poi si butta alla caccia del rivale.

Il fucile ad alta precisione è pronto, l'assassino anche, ma dove diavolo si nasconde?

THE JACKAL è un poliziesco sotto la media diretto dal regista Michael Caton-Jones, tanto movimentato quanto assurdo, che butta in pentola un sacco di ingredienti.

La sceneggiatura è liberamente ispirata a quella che Kenneth Ross cavò per Zinnemann dal romanzo "Il giorno dello sciacallo" di Forsyth, ma gli rimane nettamente inferiore, più convenzionale, privo della sua fredda concisione, anche per demerito dell'eccessiva lunghezza e delle inutili disgressioni sentimentali.

Alla fine il match è pari tra il grintoso ed ironico Bruce Willis e l'idealista Richard Gere.