DEEP IMPACT

Washington. Mentre gli astronomi, pur dotati di potenti mezzi, dormicchiano, un ragazzino sveglio nota in cielo qualcosa di strano e preoccupante: un meteorite gigantesco è in rotta di collisione con la Terra, manca un solo anno all'impatto.

Il governo mette il coperchio sulla notizia.

Macchè sexygate!

La graziosa giornalista TV Jenny Lerner (Tea Leoni) ha preso un abbaglio. Insiste però a tal punto nell'indagine, da essere trascinata alla Casa Bianca, dove il Presidente nero (no, no che andate a pensare! Non Obama) Tom Beck (Morgan Freeman) in persona le preannuncia quanto dirà alla nazione in una conferenza stampa, ossia la cruda verità.


La prima contromossa è già predisposta: l'astronauta veterano Spurgeon Keeney (Robert Duvall) tenterà di fermare, in una missione speciale suicida, la stella assassina con un carico di esplosivo atomico.

La seconda, con qualche dubbio etico in più, è da preparare:si intende selezionare pochi eletti tra i cittadini da mettere al riparo in un rifugio sotterraneo, per assicurare la sopravvivenza dell'umanità.

Si salvi chi può.

Qualcosa di nuovo in questo passabile kolossal catastrofico della regista Mimi Leder,con effetti speciali a cura della Dreamworks di Steven Spielberg, anche se visti e rivisti ormai tante volte, ed è il disegno psicologico dei personaggi, molto meno convenzionale della media dei film di genere.

Sicuramente il merito è di due ottimi attori come Robert Duvall e Morgan Freeman.

Tra i difetti: ridurre il caos sociale a un ingorgo di traffico stradale e, dando seguito alla moda hollywoodiana, il patriottismo con la fanfara che rischia di mettere il silenziatore ai sentimenti.