007 - IL MONDO NON BASTA

Azerbaijan. Spedito in Asia dal rude capo M (Judi Dench), l'agente speciale James Bond (Pierce Brosnan) ha l'incarico di sventare un complotto che minaccia le risorse petrolifere mondiali e, a margine, proteggere la bellissima Elektra King (Sophie Marceau), fresca orfana di un magnate del petrolio e insidiata dal sadico terrorista Renard (Robert Carlyle), suo ex rapitore, intenzionato a sabotare la costruzione di un megaoleodotto.

Il furbo 007, dopo aver goduto delle grazie della ragazza, si traveste da russo e sotto il falso nome di dottor Arco, bussa alla tana del lupo, intento a costruire un sottomarino nucleare.

Per fortuna un aiuto, e dopo anche di più, arriverà dall'affascinante esperta in armi nucleari, Chrismas Jones (Denise Richards), quando sarà chiaro che tra sindrome di Stoccolma e sete di potere, la bella Elektra è in combutta con i cattivi.

E ora fermiamo l'esplosione nucleare.

Diretto da Michael Apted, molto aggrovigliato, abbastanza diluito e poco avvincente il 19° capitolo della saga di 007, che pure rispetta la formula collaudata nel 1962: varietà di sfondi esotici, passerella di gadget micidiali, lunga galleria di cattivi, spruzzatine di sesso, accumulo di mirabolanti sequenze d'azione per terra, aria, acqua e fuoco, al limite del credibile.

Costo: 100 milioni di dollari.

Per la 3ª volta l'irlandese Pierce Brosnan conferma di essere il più degno erede dello scozzese Sean Connery, anche se il mito dell'agente meno segreto del mondo è ormai corroso dalla ruggine.

Maria Grazia Cucinotta? La nostra unica rappresentante defunge durante i titoli di testa, con sigari, motoscafo e aerostato a disposizione.
Per i suoi meriti artistici.....