CODICE 46

Non c'è.
Niente.
Nessun messaggio millenaristico.
Non ci siamo autodistrutti.
Non abbiamo distrutto la migliore civiltà che il Sole abbia potuto illuminare (quella occidentale nda).

Dopo il gradevole GATTACA, CODICE 46 è un altro film di fantascienza fuori dai canoni classici, con la mancanza totale dell'eroe, dell'uomo della provvidenza.
Non c'è la selezione umana geneticamente modificata del film anzidetto.
C'è invece la divisione della popolazione mondiale tra coloro che vivono nella città, che posseggono un "pass" (papelles), cioè la copertura a tempo per una zona, per un continente, che permette loro di spostarsi, e chi esiste nel resto del mondo, cioè un rosso deserto.

In futuro prossimo vige un codice giuridico, il Codice 46, che classifica gli esseri umani in base al loro codice genetico e decide le relazioni interpersonali: l'accoppiamento è controllato in modo da non permettere unioni tra persone con una media o alta percentuale di dna condiviso. In altre parole prevenire "l'incesto" ( tra virgolette perchè non bisogna immaginarlo nel senso classico odierno, visto che parliamo di fecondazione in vitro) o qualsiasi altra sovrapposizione.

In questo futuro ipertecnologico l'ispettore William (Tim Robbins), grigio funzionario che lavora per la società di assicurazioni Sphinx, che possiede l'empaty virus, un virus che gli permette, con semplici ed apparentemente innocue domande, di leggere nella mente dei sospettati, viene inviato a Shangai per investigare su alcuni pass falsi. Durante le indagini incontra Maria, (Samantha Morton, la Precoc di MINORITY REPORT) una giovane operaia, che lo insospettisce. Inutile dire che è lei l'autrice delle frodi (vendeva i pass contraffatti).

Frattanto il bolso William si rende conto di essersi perdutamente innamorato di Maria. Tra i due pare esserci attrazione a prima vista ma poi, si scoprirà, esserci una sorta di richiamo tra i dna di entrambi, dna molto simili. Comunque William non la denuncia ed incomincia una classica disperata storia d'amore. I due, dopo un amplesso non memorabile, prendono la decisione di fuggire dal Sistema. Se ne vanno in una città (mediorentale?) dove il codice non ha più potere.

Ma il Sistema (stranamente nessuna divisa si vede nel film, come se l'oppressione fosse percepita sullo sfondo) li trova anche lì.

A William viene fatto il lavaggio del cervello e se ne ritorna alla sua vita borghese con la moglie borghese. Maria, invece, viene lasciata a vivere nella zone dei "senza", con lo struggente ricordo del suo grande amore.
Lento. E scavando scavando, grattando grattando, lucidando lucidando trattasi di tempesta amorosa.
Una teorizzazione rivista e corretta. Ma pur sempre tempesta amorosa.

Resta però tutta l'atmosfera creata da un'ottima fotografia.E le strutture che vediamo come grattacieli, aereoporti ma anche autostrade sono superifici lisce, rettilinee, pulitissime, riflettenti, insomma una goduria per l'occhio matematico che cerca la perfezione di incastri leggeri e invisibili. Un' atmosfera blandamente simile a BLADE RUNNER, con alcune visioni notturne di Shangai, una città futuristica ed ipertecnologica, molto simile a Hong Kong. Per non dire che si fa un uso abbondante di fanta-linguistica: si, nel senso che Winterbottom, il regista, pur di rendere l'idea di un mondo futuro di culture fuse strafuse tra loro, inserisce nei dialoghi (e lo fa ripetutamente) parole di varie lingue. E questo non mi dispiace.

Come le immagini del deserto, con le striscie di asfalto perfettamente marcate, che fanno da netto contrasto alle immagini, anche claustrofobiche della città, degli appartamenti, degli aeroporti, della spaventosa selva di grattacieli.

Film lento dicevo. Di cui non apprezzo la scarsa illustrazione dei caratteri dei personaggi, appena sfiorati, in superficie.

Talmente impalpabili da sembrare anime, più che corpi. Manca il lancio della sfida titanica al mondo ipercontrollato. E il solito messaggio no global: corporation che controllano tutto, uomini come prodotti, gli esclusi nelle periferie, il richiamo terzomondista e mediorientale.
Sapete che vi dito? Non guardatelo!!!!